Come il buon Tony Vice mi fa notare, questo blog risulta essere un po' caduto in disuso. Il Nuovo Caffè nacque con l'intento di far riflettere, sorridere e riflettere nuovamente sul mondo che cambia, sulle nostre vecchie/nuove abitudini, sui fatti di costume che caratterizzano l'epoca in cui abbiamo la fortuna di abitare questo angolo di universo. Il tempo è tiranno, le priorità cambiano e un bel blog lascia il posto ai post impolverati e datati, presenti solo nelle ricerche di chi spera di trovare le cialde per la Mokona o qualche paio di tette, così, a gradire.
Spinta dal rimorso, mi sono rituffata davanti al pc ad aggiornare questo spazio a futura memoria dei navigatori della rete degli anni 2020. Stiamo vivendo un periodo burrascoso, non c'è che dire. L'America di Trump rifiuta di fare i conti con la crisi dei valori e degli ideali di vittoria sul resto del mondo al grido di Make America Great Again, un dittatore nordcoreano non ci sta a farsi mettere in ombra dal parrucchino più biondo degli Usa e prepara i missili nucleari per l'imminente attacco e dalla Siria si procede a spandere gas tossici nell'aria per avvelenare civili, per la maggior parte bambini. L'Italia ha un Presidente del Consiglio di un carisma che a confronto Gianni Letta è il Roberto Da Crema del nuovo millennio e ci prepariamo a nuove ondate di sbarchi sulle nostre coste, tra un'indagine di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina alle ONG e le dimissioni dei politici da nord a sud, da destra a sinistra (5 stelle inclusi) per associazione a delinquere e infiltrazione mafiosa. Intanto la gente continua a morire schiacciata dai ponti, dalle valanghe negli hotel, dai camion che asfaltano i ciclisti, dal mare agitato e dalla miseria.
Chi sono io per lamentarmi di tutto questo? Una persona come tante che si informa (e neanche con molta assiduità) e vive sulla pelle il disagio di quei falsi buonisti, dei IO NON SONO RAZZISTA PERÒ, di quelli che piuttosto che dire ciò che pensano si nascondono dietro i movimenti, le fazioni e poi alla fine una vera opinione non ce l'hanno.
Quindi arriviamo a qualcosa che più di tutto scatena la mia intolleranza e incide negativamente in questo particolare periodo della mia esistenza: le idiozie sui social network. Stiamo parlando di Padre Pio glitterati, di Tweety che augurano la buonanotte, di angioletti felici che è finalmente primavera e di caffè che fumano sulle bacheche dopo pranzo. Ragazzi miei, è un'invasione di stronzate. Ho un profilo promozionale che sto utilizzando solo per il mio libro e vi assicuro che non se ne esce. Esistono persone che augurano la Buonanotte con una luna sul mare e si incazzano se qualcuno non gli risponde.
Devo dire che già non avevo molte speranze nell'evoluzione umana, ma direi che a questo punto siamo arrivati proprio alla frutta. Anzi, al caffè. Freddo.