I Rem si sciolgono, i fratelli Gallagher litigano e forse ho trovato un collaboratore per un progetto che intendevo iniziare già da molto tempo. Ieri notte abbiamo trascorso ben due ore a cercare il titolo perfetto, dando così inizio all'unione di due menti pensanti, ahimè, buttate in un racconto di pura demenzialità. "2011 - Odissea Nell'Ospizio" è il tentativo nato da un sogno confuso che narra di alluvioni, caramelle gommose e Bill Murray vestito da pompiere nell'atto di salvare due giovani desiderosi di fumare una semplice Lucky Strike. Non so la storia come avrà inizio né tantomento in quale assurdo modo si svilupperà, ma penso che nascerà qualcosa per cui sia Kubrik che Arthur Clarke si rivolteranno nella tomba o torneranno in vita solo per sputarci in faccia. Detto ciò, pubblicherò al più presto il link a questo nuovo capolavoro della vergogna letteraria in modo che anche voi possiate esprimere il vostro pubblico dissenso a quanto andiamo a narrare. Ringrazio in anticipo Bender per avermi dato corda. Spero che il suo intento non fosse quello di invitarmi all'impiccagione.
Sugar e Dexter a rapporto, signore!
Premettendo che l'impiccagione è da me reputata come un sistema obsoleto di causare la morte altrui (ok, la forca è un bell'esempio di ingegneria civile, ma il fatto di non vedere le vittime contorcersi dal dolore e morire spesso per la rottura dell'osso del collo quando la botola si apre di scatto mi fa morire qualcosa dentro), però esistono modi più granguignoleschi di causare dolore fisico al prossimo amplificando la sadica soddisfazione degli spettatori, tipo gigliottina, fucilazione o esecuzione all'antica con un bell'ascione menato da un boia incappucciato - e per quest'ultima, il fatto di non riuscire spesso nell'esecuzione al primo colpo è sempre stato motivo di giubilo e simpatia... dicevo, premettendo tutto questo, trovare un titolo per un progetto che va in tutto fuori dagli schemi (e con questo intendo che non abbiamo la più pallida idea di un filo conduttore che metta ordine nelle stronzate - e pure parecchie - che abbiamo intenzione di svisare) è un compito assai arduo... visto che di solito le idee migliori mi vengono quando ho in corpo una quantità relativamente omicida di alcool, direi di rimandare la discussione a momenti di minore lucidità... grazie della fiducia concessami, ne approfitterò al più presto... buonanotte, Bender XD
RispondiEliminaDeduco che questo sia solo un ulteriore incentivo all'abuso, piuttosto che al consumo responsabile, di alcool. Ma non ci formalizzeremo, in fondo tutti i grandi sono stati un po' ubriachi, folli o tossicomani. Freud tirava coca, Baudelaire fumava oppio, Bukowski (mio grande idolo) non scriveva senza aver prima bevicchiato un po', Jim Morrison non ne parliamo... in verità queste sostanze facilitano il flusso di coscienza che è già presente in ognuno di noi, ma che in normali occasioni si affaccia flebilmente ogni tanto e durante l'assenza di controllo si trasforma in una macchina da guerra che non lascia scampo. E' tanto tempo che non faccio di quelle chiacchierate notturne con i miei blog e la mia terapeuta pensa che sia un bene. Io, invece, penso di aver perso un po' di me... Mi sa che stasera mi tocca. In memoria dei vecchi tempi :)
RispondiEliminahttp://www.life.com/gallery/38742/image/50698313/famous-literary-drunks-addicts#index/1
RispondiEliminaa testimonianza di ciò che ho già scritto u.u