In un giorno che ti senti inutile... Coriandoli a Natale.
Subsonica
Non so come sia potuto accadere. Hai mai tenuto davvero a qualcuno? Si. Un amico, un compagno di classe, un animale. Ci deve essere stato qualcuno nella tua vita ad averti profondamente segnato. Quel qualcuno ha deciso di cancellare tutto. Sono due settimane che non ci parliamo. Non che prima fosse frequente, ma ora il nulla mi destabilizza. Sono la solita stupida. Mi preoccupo per gli altri e quando io ho bisogno di loro tutti che scappano. Oggi sono scappata io. Non è facile guardare in faccia la realtà dei problemi. Oggi non me la sono sentita. Oggi è stata una dura giornata. Oggi non sono in me.
Sapete cosa c'è di nuovo? Ci soffro. Piango. Di nascosto, come il mio solito. Non tanto per la persona in sè, quanto per l'aver perso qualcosa senza rendermene conto. Sono una sbadata, perdo le persone care e nemmeno me ne accorgo. Dovrei nutrirmi di fosforo. Ho ricominciato a bere. CocaCola. Il mio alcool. Mi fa male, come l'alcool. Non mi fotte troppo il fegato. Mi dà una finta sensazione di spensieratezza. L'indifferenza è ipocrisia. In quanto tale non mi viene naturale. Far finta di nulla, guardare qualcuno soffrire senza porgergli la mano non è da me. Scrivere lettere è da me. Chiedere scusa a chi mi ha ferito è da me. Soccombere è da me. Sempre. Scrivergli significa soccombere. Non stasera. Non gli dimostrerò che vederlo star male mi fa male. Lo devo a me stessa e a tutte le volte che alle mie grida d'aiuto corrispondevano silenzi vani. Lo devo a chi mi ama. Lo devo a chi mi è vicino davvero e non solo a parole.
Mi faccio problemi che non esistono, si dice. Vero, avete tutti ragione, ma è nella mia natura, ce l'ho nel sangue. Rivedrei volentieri la mia struttura mentale, ma purtroppo è tardi. Hanno buttato lo stampino. Ma oggi non sono in me. E posso far finta di non leggere il suo urlo disperato.
Toh, è 18. Che buffa coincidenza.
Cosa ci rende così volubili a certe cose?