giovedì 15 agosto 2013

Fb danneggia gravemente te e chi ti sta intorno

Facebook ci fa sentire tutti più vicini agli amici, anche quando viviamo a molti chilometri di distanza, e soddisfa il bisogno di connessione con il mondo. Ma non ci aiuta a stare meglio. Più usiamo il social network e più intacchiamo il nostro benessere. La felicità diminuisce ad ogni clic. Ad affermarlo è uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Plos One. «In teoria Facebook fornisce una risorsa inestimabile per soddisfare il basilare bisogno umano di connessione sociale – spiega Ethan Kross dell’Università del Michigan, autore principale della ricerca – ma piuttosto che migliorare il benessere, provoca il risultato opposto: lo mina». Certo, la diminuzione di contentezza è piccola (gli autori lo precisano nelle conclusioni), ma evidente. Di conseguenza va considerata. Non dimentichiamo che il benessere è direttamente collegato alla longevità e ad altri fattori psicofisici. La preoccupazione è che la Rete sociale diventi deleteria nel tempo. Che possa in qualche modo logorare le persone con il passare degli anni. News, pensieri, foto, commenti, chat. Tutto finisce online sul nostro profilo, come se non ne potessimo fare a meno. Fb è il social più amato: gli account sono circa un miliardo e oltre 500 milioni di persone postano o interagiscono ogni giorno. Eppure, nonostante i grandi numeri, e la moltitudine di studi sul social (oltre 400) soltanto pochi ricercatori hanno indagato sulla questione «comportamento e felicità».

L'ESPERIMENTO - Per testare l’ipotesi il team di ricerca ha chiesto a 82 giovani di età media intorno ai 20 anni (i più attivi) di usare Facebook come d'abitudine (spesso), dopo averli dotati di smartphone. Tutti hanno dovuto rispondere a cinque domande, inviate con un messaggio per cinque volte al giorno in un periodo di due settimane. Nessun orario fisso: il questionario poteva arrivare dal mattino fino a mezzanotte. Le cinque domande erano sempre le stesse: Come ti senti in questo momento? Quanto sei preoccupato adesso? Quanto hai usato Facebook l’ultima volta che te lo abbiamo chiesto? Quanto hai interagito direttamente con altre persone dall’ultima volta che te lo abbiamo chiesto? E per concludere: Dicci quanto sei soddisfatto. Più le risposte si avvicinavano al momento in cui avevano aperto il social network e più prendevano una brutta piega. Una diminuzione della felicità è stata evidenziata persino alla fine dell’esperimento. Addirittura alcuni partecipanti hanno abbandonato il social network.
INVERTIRE LA TENDENZA - Non c’è invece alcun legame tra Facebook e solitudine o cattivo umore. E’ vero che si tende a entrare nell’account quando si è soli, ma questo non significa che accade quando si è di malumore o insoddisfatti. Come si può invertire la tendenza a buttarsi giù post-Fb? Semplice, basta dare appuntamento «fisico» agli amici: vedersi faccia a faccia stimola il sorriso. Adesso i ricercatori si chiedono: le stesse conclusioni valgono anche per Twitter &co.? Secondo Kross è sbagliato generalizzare. Ogni rete sociale ha una storia e meccanismi diversi. Per lui il prossimo passo sarà verificare come ci fanno stare gli altri social e qual è l’effetto su target di età diversa

 http://www.corriere.it/scienze/13_agosto_15/facebook-mina-felicita_66881934-0561-11e3-95f7-ac31e2b74e2c.shtml

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