sabato 31 marzo 2012

Lotta AntiEdipica

All'inizio non ci credevo, poi facendo caso a tante piccole cose ho iniziato a pensare che forse forse Freud non era solo un pazzo visionario.
Tutto è partito da un naso. Un naso? Si, notare come il naso strano fosse ricorrente nelle mie relazioni: grande, piccolo, storto o a punta il naso è il protagonista delle mie vicende sentimentali fin dalla più tenera età (basti dire che anche il ragazzino che mi piaceva all'asilo aveva un naso enorme). Questa constatazione mi ha centrato in pieno come una mucca sui binari dell'Eurostar. E' così che ho cominciato ad analizzare le mie scelte (sbagliate e non), le mie abitudini e tutto ciò che in qualche modo mi rende quella che sono mi ha ricondotto a mio padre, alle sue fisse, alle sue maledette abitudini e a tutto ciò che di lui io e gran parte del globo non tolleriamo.
Ieri ho visto un film che parla soprattutto del rapporto genitori-figli, tralasciando il fatto che il figlio in questione fosse davvero un citrullo, e di come talvolta debbano essere i genitori a scusarsi per essere troppo chiusi nelle proprie convinzioni. La reazione di mio padre è stata: "Che cacata di film!". Per lui non esiste Chiedere scusa in genere, figurarsi a me. Il punto principe tuttavia non è questo. Il punto cruciale sta nella Crisi di Mezza Età: non si tratta di un'invenzione pseudopsicologica come pensavo, ma ahimé è giunta anche dentro casa mia.

E' assurdo. Nel giro di due settimane ho assistito a tre casi eclatanti.
Il primo:
- Una telefonata alle tre del pomeriggio, un amico di mio padre di vecchia data dall'altro capo del telefono ha la voce rotta dal pianto. Reazione subitanea: mio padre si mette in auto e raggiunge l'amico sofferente a 250km di distanza da qui temendo il peggio. Conclusione? Incurante dei 250km fatti l'amico si rimangia il problema rendendolo una bazzeccola, solo che i tempi non sono più quelli di una volta, non c'è più rispetto e i vecchi valori sono ormai perduti.
Il secondo:
- Una visita di domenica pomeriggio di una coppia di amici dei miei lascia trasparire la disperazione dell'uomo (coetaneo di mio padre) che si sente inutile, poco considerato a livello lavorativo e pensa di lasciare il posto in attesa di tempi migliori.
Il terzo:
- Si spaccia per un rapper su youtube pensando di fare carriera. Si chiama McFierli.

Mi auguro che mio padre non diventi nessuno dei modelli elencati, perché così già è abbastanza ingestibile.

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